Il libro esamina in una prospettiva sociologica la cultura emergente della nuova era (o new age) che molti studiosi considerano un fenomeno di tipo meramente millenaristico, mentre secondo l’autore rappresenta una realtà ben più ampia e complessa. Essa non è certamente esente da limiti, contraddizioni e deja vu, che l'autore illustra particolareggiatamente, ma porta avanti anche contenuti e proposte originali e degne di attenzione, che però passano per lo più sotto silenzio, mentre prevale una sua immagine semplicistica e folkloristica. Ciò è dovuto sia ad un clima diffuso di ostilità e disinformazione, sia alla complessità e caoticità del fenomeno, che è ancora nella sua fase nascente, fluida e in continuo divenire. In effetti, come vedrem...