Nel corso di oltre venti secoli i paradossi semantici non hanno cessato di apparire dei mostri, generati non dal sonno della ragione ma dalla sua stessa attività, dai suoi reiterati tentativi di caratterizzare la nozione di verità. Per questo sono stati spesso relegati tra i 'capricci' del linguaggio quotidiano, e quindi di fatto accantonati. La prima parte di questo libro intende mettere in luce l'illegittimità di questa operazione di rimozione, mostrando come il problema del mentitore sorga tanto nelle lingue naturali che nelle teorie formalizzate. Una seconda parte è dedicata all'illustrazione e alla discussione delle principali linee di soluzione del problema, mentre una terza parte sviluppa un'argomentazione filosofica a sostegno della...