Il contributo, prendendo a riferimento un arco temporale che dal XV secolo giunge alla codificazione civile italiana del XX, si propone di evidenziare la 'creatività' del giurista posto di fronte alle questioni problematiche sollevate dall'esigenza di tutelare l'autore di opere dell'ingegno, così come l'interesse collettivo ad usufruirne. L'ambito disciplinare è quello della proprietà intellettuale (marchi, invenzioni, diritto d'autore), che solo apparentemente trova le sue radici nell'esperienza - fondata sull'istituto del privilegio - maturata fra XV e XVIII secolo e che invece solo dal XIX e con la seconda rivoluzione industriale ha assunta compiuta fisionomia normativa. Fra Italia ed Europa, fra proprietà, concorrenza e lavoro, il giuri...