Villa Adriana : memoria, storia, fortuna, futuro

Nella primavera del 2013 \ue8 stato siglato un protocollo di intesa tra l\u2019Universit\ue0 Iuav di Venezia \u2013 l\u2019Ateneo di punta in Italia per gli studi \u2018umanistici\u2019 dell\u2019architettura e dell\u2019urbanistica \u2013 il Convitto Nazionale \u201cVittorio Emanuele II\u201d di Roma, il Convitto Nazionale \u201cAmedeo di Savoia Duca d\u2019Aosta\u201d di Tivoli e l\u2019Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. L\u2019obiettivo \ue8 promuovere, nel corso di un triennio, una serie di azioni di studio e di formazione, che coinvolgano attivamente gli studenti delle scuole superiori del Lazio per la valorizzazione e il rilancio di Tivoli.Una delle iniziative che si sono svolte nel maggio del 2013 \ue8 stato il convegno internazionale \u201cVilla Adriana: memoria, storia, fortuna, futuro\u201d finalizzato all\u2019aggiornamento sullo stato degli studi su Villa Adriana, dal punto di vista architettonico-archeologico, della fortuna storico-artistica e letteraria e della comunicazione per la valorizzazione dei Beni Culturali. Le relazioni di tutti i partecipanti hanno concorso, nel loro insieme, a profilare un quadro significativo dello status quaestionis degli studi su Villa Adriana, dei progetti di ricerca in corso, e delle criticit\ue0 sul tema della valorizzazione e promozione culturale e turistica del sito (patrimonio Unesco). Gran parte degli interventi che sono stati il frutto delle giornate di studio costituiscono il corpo di questo volume. Dopo gli interventi istituzionali di Emilio Fatovic (Rettore del Convitto Nazionale di Roma e di Tivoli), di Maria Maddalena Novelli (Direttore Generale dell\u2019Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio), di Amerigo Restucci (Rettore dell\u2019Universit\ue0 Iuav di Venezia) pubblichiamo i contributi di alcuni illustri studiosi italiani e internazionali. Paolo Morachiello (Universit\ue0 Iuav di Venezia) apre con un saggio sulla storia della costruzione di quell\u2019unicum nella storia dell\u2019architettura antica che \ue8 la Villa di Adriano a Tivoli. Un capitolo della storia di Villa Adriana poco noto, anche agli specialisti, \ue8 al centro del contributo di Maria Bergamo (Universit\ue0 Iuav di Venezia), che presenta una prima ricostruzione, basata anche su documenti inediti, dei danneggiamenti sub\uecti dalla Villa durante la Seconda guerra mondiale. Nel suo saggio Pier Federico Caliari (Politecnico di Milano, Accademia Adrianea), illustra la vicenda giuridica e istituzionale dello status dei Beni Culturali in Italia, e delle conseguenti politiche di valorizzazione, anche in relazione ai riconoscimenti dei siti Unesco, con particolare attenzione al caso di Villa Adriana. Sulla comunicazione via web come nodo centrale nella valorizzazione dei Beni Culturali, intervengono Flavio Mainoli e Giuseppe Salinari, (JWT Italia) e Federica Pellati (Associazione culturale Engramma). Probabilmente Villa Adriana non sarebbe la stessa se non fosse stata lo scenario privilegiato di uno dei pi\uf9 felici romanzi storici del secolo XX, Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar: Fran\ue7oise Bonali Fiquet (Universit\ue0 degli Studi di Parma, S.I.E.Y. \u2013 Soci\ue9t\ue9 Internationale d\u2019\uc9tudes Yourcenariennes), attraverso le parole della stessa scrittrice, ricostruisce la storia del suo incontro con il luogo che ispirer\ue0 le sue pagine straordinarie. Nunzio Giustozzi (Electa) nel suo saggio intreccia archeologia e letteratura, ripercorrendo gli itinerari di Yourcenar nella Villa e ricostruendo il senso della sua intima complicit\ue0 con Adriano. Infine Philippe Daverio che proprio da Tivoli nel maggio 2012 lanci\uf2 le giornate del \u201cSave Italy\u201d, propone una delle sue brillanti conversazioni letterarie, ricche di memorie e di una passione viva e attenta per il destino dei Beni Culturali in Italia. Ai lavori del convegno hanno partecipato anche: Elena Calandra e Benedetta Adembri (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio: Direzione Area Archeologica di Villa Adriana); Sergio Di Tondo, Filippo Fantini (Universit\ue0 degli Studi di Firenze; Universitat Polit\ue8cnica de Val\ue8ncia); Marcello Barbanera (La Sapienza \u2013 Universit\ue0 di Roma); Francesco Antinucci (CNR)