Nuove metodologie per partecipare la sostenibilit\ue0: dalle teorie di Alexander a Quartaccio di Roma

Per rendere sostenibili i quartieri odierni \ue8 fondamentale attivare processi partecipativi che siano basati sul profondo riconoscimento del contesto in cui si vive in un\u2019ottica di riparazione progressiva e sequenziale. Tra le numerose argomentazioni gravitanti intorno al concetto di \u201csostenibilit\ue0\u201d \ue8 molto importante oggi l\u2019attivazione di validi processi finalizzati alla riqualificazione dei tanti settori urbani periferici degradati e segregati. Nell\u2019ampio panorama degli interventi realizzati a tale scopo, quelli che hanno ottenuto i risultati pi\uf9 interessanti da un punto di vista non prettamente tecnico o ambientale ma anche sociale ed economico, sono stati quelli basati su processi di tipo partecipativo. La partecipazione attiva degli stakeholders locali \ue8 infatti divenuta uno dei presupposti della sostenibilit\ue0 ed \ue8 stata integrata nella realizzazione di vari progetti, dimostrativi e non, come anche in alcuni strumenti operativi e normativi. Diviene quindi essenziale la definizione di adeguate procedure e metodologie innovative adatte a supportare i processi partecipati, con l\u2019obiettivo di ottenere non solo la riqualificazione urbana ed architettonica dei quartieri in questione ma anche un miglioramento della qualit\ue0 della vita, integrando con coerenza i fattori locali dei contesti fisico, culturale, sociale, economico, ambientale ed estetico. Verr\ue0 di seguito presentata una ricerca sviluppata nell\u2019ambito dell\u2019Universit\ue0 degli Studi Roma Tre , che analizzando le pi\uf9 recenti teorie dell\u2019architetto matematico Christopher Alexander, ne sperimenta un\u2019applicazione pratica nel quartiere romano di Quartaccio, individuando in itinere quali concetti possano essere utilizzati ed adattati con pi\uf9 efficacia nei processi partecipati dell\u2019ambito italiano