Le stazioni per la sublagunare-sistema ferroviario: valore urbano dei manufatti, architettura e modi d'uso

E\u2019 storicamente opportuno proporre e sperimentare un ruolo per l\u2019architettura nel disegno delle nuove infrastrutture, entro un settore che per tradizione \ue8 costituito da manufatti ad alta complessit\ue0 tecnico-funzionale e basso tasso di rappresentativit\ue0 retorica, come creatrice di nuovi landmark del paesaggio contemporaneo o di nuove centralit\ue0 urbane. Ingegneria e architettura necessitano allora di studiarsi vicendevolmente e ricercare nuove forme in grado di conseguire esiti che diano ragione e si facciano carico delle bellezze paesaggistiche e della straordinaria sedimentazione storico-artistica italiana. \uc8 necessario pensare a come radicare le forme e le figure oggi atopiche delle infrastrutture, trasformando il loro progetto in occasione di riconfigurazione del paesaggio e dei luoghi urbani. E\u2019 stata svolta una riflessione attenta sul tema dell\u2019accessibilit\ue0, non assumendo questo tema come essenzialmente tecnico ma per il senso che esso pu\uf2 avere nel confermare, dare compiutezza a un\u2019idea di citt\ue0 Mentre l\u2019infrastruttura nel suo complesso ha il compito di realizzare l\u2019obiettivo di una grande semplificazione e modernizzazione dei sistemi di accesso e di collegamento metropolitano di Venezia con l\u2019entroterra veneto, affrontando e risolvendo alla radice il problema ormai secolare della \u201cmotorizzazione e del moto ondoso\u201d in un ambiente lagunare fragile e paesisticamente irripetibile, i punti di interscambio e le stazioni presentano il problema di nuove architetture tra acqua e terra, tra apparati tecnologici e singolarit\ue0 dei luoghi. Il progetto delle stazioni della sub lagunare, oggetto della Convenzione avviata con l\u2019ACTV e la MM si caratterizza per una forte relazione tra la tecnologia adottata e le definizioni degli elementi architettonici, integrando esigenze funzionali, qualit\ue0 formali, elevati standard dello spazio esterno e interno. Un\u2019opera, la metropolitana, che per sua natura si sviluppa nelle viscere della citt\ue0, diventa pretesto per un intervento paesaggistico che si prende cura della superficie \u201cabitabile\u201d della citt\ue0. Le scelte progettuali sono determinate dall\u2019integrazione e l\u2019unitariet\ue0 dei diversi spazi- ipogei e a cielo aperto- che compongono le stazioni. I volumi delle stazioni diventano segni, nodi, nuovi punti di riferimento per la citt\ue0. La ricerca di una qualit\ue0 architettonica all\u2019interno delle stazioni riverbera all\u2019esterno, nella ridefinizione degli spazi pubblici, fondamenta in primis