Sostenibilit\ue0 e principio insediativo

\u201cL\u2019architettura, scrive Paulo Mendes da Rocha, deve dare risposta, con chiarezza e precisione, a tutte quelle situazioni da cui l\u2019uomo si deve proteggere, ma non per questo l\u2019architettura deve essere funzionale bens\uec opportuna\u201d. Se dal punto di vista linguistico opportuno significa: che viene a proposito, che \ue8 adatto alle condizioni del momento, alle necessit\ue0 o al desiderio, dal punto di vista di noi architetti e della nostra disciplina, ritengo che opportuno sia sinonimo di chiarezza dell\u2019assetto morfologico e insediativo, di appropriatezza delle misure delle parti che costituiscono il progetto e dello stesso in rapporto al contesto, di precisione con cui si definiscono le gerarchie tra gli elementi costruiti cos\uec come tra gli spazi non edificati, evitando l\u2019omologazione e ricercando sempre invece la soluzione caso per caso. Opportuno, infine \ue8 quel progetto che operando sul materiale programmatico, trasfigura la soluzione architettonica, trasformandola in qualche cosa di pi\uf9 complesso, capace di trovare un proprio senso all\u2019interno di un tempo di pi\uf9 lunga durata. Architettura sostenibile o opportuna \ue8 quindi anche un\u2019architettura capace di moltiplicare ed esaltare le relazioni tra le parti e si oppone a quelle esperienze che sono espressione dello sviluppo recente dell\u2019architettura intesa come design. Il contributo \ue8 costituito oltre alla premessa e le conclusioni da due capitoli: sostenibilit\ue0/infrastrutture/paesaggio; sostenibilit\ue0/densificazione/residenza. In appendice sono riportati i testi delle conferenze prodotte in occasione dei convegni Brixia Expo-Fiera di Brescia/iuav 2005 e 2006: Strategie di architettura per la sostenibilit\ue0; Citt\ue0: edilizia sociale sostenibile