Luigi Cosenza: la casa Oro tra tradizione e modernit\ue0

La casa Oro (L. Cosenza e B. Rudofsky, Napoli 1936), opera che porta Luigi Cosenza alla ribalta della scena e del dibattito architettonico nella seconda met\ue0 degli anni Trenta, viene inquadrata nel clima culturale del tempo e letta come un tassello che, ancorch\ue9 giovanile, risulta dotato di estrema compiutezza e allo stesso tempo organico all\u2019amplissima produzione teorica e progettuale che seguir\ue0. Si delinea il profilo di Cosenza, intellettuale impegnato nella politica, nella cultura, nella speculazione teorica e nella progettazione dell\u2019architettura. La casa Oro si inserisce nella riflessione sulla figura e sul ruolo dell\u2019architetto contemporaneo e del suo rapporto critico con la tradizione e con la modernit\ue0, sia sul piano teorico sia sul piano della forma architettonica. L\u2019opera \ue8 descritta puntualmente nella sua complessa articolazione compositiva e nel rapporto con il contesto costituito da un costone tufaceo affacciato sul golfo di Napoli, con continui riferimenti ad opere successive e agli scritti di Cosenza. Il tema compositivo dominante si sviluppa in forma di variazioni \u2013 leggibili in una lunga successione di sezioni ortogonali alla linea di costa \u2013 del rapporto tra il suolo/parete di tufo che subisce azioni di modellazione, scavo, erosione e i volumi puri che gli si giustappongono, incastonandosi in esso a formare una serena concrezione di bianchi cristalli, generando, nelle tese e variabili distanze tra natura e artificio, una variet\ue0 di spazi, chiusi, aperti, semiaperti, coperti, scoperti, semicoperti, recintati, ipogei e semiipogei, compressi o dilatati, che stabiliscono precise e misurate relazioni con diversi punti dell\u2019orizzonte costiero e marino del golfo. La proposizione dei momenti salienti della storia dell\u2019opera prelude al riconoscimento delle radici tipologiche, spaziali e formali del progetto, individuate nelle architetture tradizionali dei borghi marinari del golfo di Napoli (studiate da Rudofsky nelle sue ricerche sulle architetture spontanee e al centro di un ampio interesse culturale in quegli anni promosso, tra gli altri, da G. Pagano e G. Ponti) che vengono qui descritte nella forma e nel processo di genesi tecnica e spaziale. L\u2019elaborazione formale di Cosenza e Rudofky pienamente immersa nella contemporaneit\ue0 \u2013 sia sul piano della cultura dell\u2019abitare, sia su quello del rapporto con la ricerca architettonica contemporanea e, pi\uf9 in generale, con quella delle arti figurative del moderno \u2013 trova con la tradizione una continuit\ue0 scevra da qualsiasi forma di nostalgia o di mimesi