L'applicabilità di trattamenti superficiali fotocatalitici in ambienti confinati con elevato inquinamento indoor

Il tema dell’inquinamento indoor è un tema di interesse generale per la salute dell’uomo, e delle comunità. L’inquinamento nell’ambiente costruito costituisce una minaccia per la salute degli abitanti non trascurabile rispetto all’inquinamento outdoor. La pericolosità per la salute dell’uomo, derivante dalla presenza dei contaminanti, è dovuta alla combinazione di una serie di fattori relazionabili sia alle concentrazioni maggiori di inquinanti presenti all’interno degli ambienti chiusi sia alla permanenza sempre maggiore dell’individuo all’interno di luoghi chiusi, ed alla possibilità che questi ambienti siano frequentati da una parte di popolazione definita debole, come anziani, malati e bambini. Lo studio svolto nell’ambito di una ricerca Interdipartimentale svolta all’interno dell’Università di Padova, ha posto l’attenzione alla soluzione tecnologica del problema dell’inquinamento indoor consistente nella applicazione di prodotti fotocatalitici per il trattamento delle superfici in ambienti confinati particolari quali gli ambienti ospedalieri considerati ad elevato inquinamento indoor e per quali esiste una normativa di riferimento specifica e complessa. La soluzione al problema dell’inquinamento indoor in questi ambienti confinati particolari, proposta in questo lavoro è l’applicazione di prodotti edili definiti fotocatalitici. Questi prodotti contengono un fotocatalizzatore, il biossido di titanio, che, attraverso l’irraggiamento di una sorgente luminosa di luce opportuna, viene attivato e permette la degradazione di inquinanti presenti nell’ambiente. In questi ultimi 10 anni, sono state svolte molte ricerche in merito a questi tipi di prodotti, ed è emersa l’efficacia di degradazione di inquinanti presenti outdoor; solo da pochi anni la ricerca si sta indirizzando alla analisi dell’efficacia o meno che potrebbe fornire l’applicazione di questi prodotti all’interno degli ambienti confinati