In un immaginario ma al tempo stesso realistico liceo un docente dal nome significativo, Mens, accompagna con passione due adolescenti in un percorso didattico verso l’apprendimento della logica usando un approccio che ricorda da vicino il metodo maieutico di Socrate: pone loro domande e accompagna i loro ragionamenti con presenza discreta ma vigile e rigorosa. Egli stesso gioca a ragionare e si mette in discussione: un vero maestro. Di contro due discenti tipo: da una parte Fulmen (“fulmine”), brillante e irrefrenabile, si butta subito nel gioco ma, come spesso accade per chi ha troppa fretta di arrivare alla soluzione, qualche volta sbaglia e con tenacia si rialza e riprova; dall’altra Aequor (“mare profondo”), più prudente, riflette con ...