Il testo letterario come modello linguistico nella didattica dell'italiano come lingua straniera

Da uno studio condotto qualche anno fa (Balboni P. E., Santipolo M. (a cura di), 2003, L'italiano nel mondo. Mete e metodi dell'insegnamento dell'italiano nel mondo. Un'indagine qualitativa, Roma, Bonacci), emerge che nell\u2019insegnamento dell\u2019italiano come LS spesso si fa riferimento alla letteratura, non tanto per il piacere che pu\uf2 derivare dal suo studio o per il godimento della sua intima comprensione o, ancora, per la condivisione di esperienze vissute da altri e paragonabili alle nostre, quanto piuttosto alla ricerca di veri e propri modelli linguistici. Sebbene questa pratica sia spesso consolidata, ci\uf2 non significa che sia altrettanto sempre e comunque opportuna. A dimostrazione di ci\uf2 basti accennare qui a una definizione, per quanto approssimativa, di testo letterario: esso viene comunemente definito come un testo che \u201cdevia\u201d, per diversi e variegati aspetti, dalla \u201cnorma\u201d comunicativa. Gi\ue0 questo dovrebbe scoraggiare dal considerare la lingua letteraria, specie se \u201cclassica\u201d, come un modello, in quanto lo studente che impari l\u2019italiano esclusivamente attraverso di essa entrer\ue0 in possesso di strumenti comunicativi \u201cdevianti\u201d e quindi poco adatti alla comunicazione quotidiana. D\u2019altro canto, specie quando si studia o si insegna l\u2019italiano come lingua straniera (cio\ue8 al di fuori dall\u2019Italia), in un contesto, pertanto, in cui i contatti con l\u2019italiano sono per forza di cose limitati, attingere ad un input di qualit\ue0 \ue8 una necessit\ue0 imprescindibile. A partire da queste considerazioni, nell\u2019intervento viene proposta una riflessione sui vantaggi e sugli svantaggi dell\u2019impiego del testo letterario e della sua lingua come modello linguistico. Per far ci\uf2 vengono analizzate alcune sequenze tratte dal film Pane e Tulipani in cui il protagonista, Fernando, islandese, ha acquisto l\u2019italiano attraverso la lettura dell\u2019Orlando Furioso. Riflettendo sulla Sindrome di Fernando, cio\ue8 l\u2019impiego di un registro letterario, troppo alto rispetto ai contesti d\u2019uso, vengono inoltre proposte alcune strategie per ovviare al problema