Il lavoro in eta'\ua0 matura: come e' fatto, come si puo' gestire

Nel corso del Novecento, l\u2019impiego del lavoro nelle organizzazioni ha vissuto alterne vicende, riassumibili in alcune parabole. Si \ue8 passati da situazioni in cui i processi di trasformazione e di erogazione prevedevano lavori omogenei, molto standardizzati, scanditi da ritmi continui e regolari, a situazioni in cui si sperimentano l\u2019allargamento e l\u2019arricchimento delle mansioni, la differenziazione e la molteplicit\ue0 dei ruoli, la de-routinizzazione delle attivit\ue0. Si \ue8 passati da situazioni in cui era la tecnologia, tendenzialmente rigida, che \u201cincludeva\u201d tutte le informazioni necessarie o rilevanti per raggiungere livelli di produttivit\ue0 e di qualit\ue0 adeguati, \u201crelegando\u201d in posizione (quasi) ancillare il lavoro, a situazioni in cui le prestazioni organizzative dipendono sempre pi\uf9 dalle competenze delle persone, dall\u2019impegno e dalla partecipazione, dalla capacit\ue0 di collaborare dentro e fuori i confini dell\u2019organizzazione. Si \ue8 passati da un mondo fatto di \u201cpoche occasioni molto garantite\u201d a un mondo fatto di \u201cmolte occasioni (tendenzialmente) poco garantite\u201d, che ha il vantaggio (potenziale) di offrire un ventaglio di opportunit\ue0 molto ampio, ma che nello stesso tempo ha lo svantaggio (reale) di marginalizzare le persone che per diverse ragioni (competenze inadeguate o non pi\uf9 adeguate, fase del ciclo di vita professionale) non sono in grado di cogliere tali \u201coccasioni\u201d o che non riescono a convivere con l\u2019instabilit\ue0. Alla luce di questi fenomeni, che sono solo una parte di quelli che hanno cambiato la fisionomia del lavoro, si pu\uf2 ragionevolmente dire che quello attuale pu\uf2 essere definito \u201cil nuovo secolo del lavoro\u201d, sfidante tanto quanto quello precedente: perch\ue9 le macchine hanno progressivamente ceduto il posto alla conoscenza e ai simboli nei processi di generazione di valore; perch\ue9 sono radicalmente cambiate le regole di progettazione delle organizzazioni e quindi le pratiche manageriali per impiegare in modo efficace ed efficiente il lavoro; perch\ue9, pur rimanendo vero che \uabil lavoro \ue8 fondamentale per una vita normale\ubb e che \uabchi ne ha fatto esperienza \ue8 raro che riesca a fare a meno delle importanti gratificazioni\ubb che esso genera; \ue8 altrettanto vero che sono cambiate le aspettative che i diversi attori (persone, organizzazioni, policy makers) hanno nei confronti del lavoro. Tali sfide possono essere analizzate da differenti punti di vista. Una di queste \ue8 la prospettiva del lavoro maturo. Il processo di invecchiamento delle societ\ue0 contemporanee \ue8 in rapida evoluzione e l\u2019age management \ue8 divenuta una priorit\ue0 sia per le organizzazioni che impiegano il lavoro, sia per i policy makers che devono creare le condizioni istituzionali all\u2019interno delle quali si impiega il lavoro (non solo quello maturo)