Attraverso un confronto con i pulti "alti" del panorama filosofico fra '800 e '900, e in particolare Schopenhauer , Nietzsche e Heidegger, in questo lavoro si sottolinea la comunanza speculativa fra gli eponimi del cosidetto "pensiero negativo" e i maggiori esponenti del pensiero tragico italiano (Leopardi, Michelstaedter e Rensi), nel tentativo di riconsegnare la filosofia italiana allo stesso alveo nel quale si generano e si sviluppano il dibattito e la ricerca a livello europeo