Dire la complessit\ue0 in dialetto. In margine alla comunicazione poetica di Cesare Ruffato

Uno dei dati immediatamente avvertibili nella poesia di Ruffato, dalla sperimentazione degli anni Sessanta in poi, \ue8 la tensione, etica ed estetica, alla complessit\ue0. Dire la complessit\ue0 del reale, mimare il difforme e il magmatico, il grottesco e il caos, doppiando le linee delle ultime avanguardie novecentesche, persa la fiducia nella pronuncia normale del mondo, la nostalgia della classicit\ue0: questo il movente primario della scrittura poetica. L\u2019aspetto metalinguistico della comunicazione, onnipresente nelle raccolte in lingua dell\u2019autore, caratterizza anche la produzione in dialetto degli anni successivi. Il saggio evidenzia l\u2019urgenza della decostruzione, che sempre ne accompagna la ricerca della parola, e la tensione a ristrutturare, l\u2019istanza di negazione alla base del dire e l\u2019istanza imprescindibile del senso