La disfagia orofaringea nei postumi di ictus cerebrale ischemico: iter riabilitativo

L\u2019ictus ischemico colpisce 5-8 persone ogni 1000 sopra i 25 anni di et\ue0 e 45-50 persone ogni 1000 sopra i 55 anni. In fase acuta numerose conseguenze dell\u2019ictus possono alterare l\u2019alimentazione. Abbiamo reclutato 36 pazienti affetti da disfagia in esiti di ictus ischemico, ricoverati in reparti per acuti dell\u2019Azienda Ospedaliera di Padova, nel periodo compreso tra novembre 2002 e gennaio 2004.Tutti i pazienti erano sottoposti ad una valutazione clinica e strumentale. Dei 36 pazienti considerati 19 erano maschi e 17 femmine, l\u2019et\ue0 media era di 75.7 anni (range 52-97 anni). Dai nostri risultati emerge che i soggetti con disfagia orofaringea risultata pi\uf9 grave alla scala RS presentano lesione emisferica unilaterale e le sedi pi\uf9 colpite sono i nuclei della base e il tronco; inoltre n\ue9 i tempi di recupero, n\ue9 il tipo n\ue9 la gravit\ue0 di disfagia, valutata con le scale FIM, RS ed SRS, correlano con l\u2019emisfero cerebrale colpito. Sebbene la casistica del nostro studio sia esigua e ci abbia permesso solo un\u2019analisi preliminare dei dati, ci sentiamo di concludere che, dato il mancato riscontro di infezioni polmonari nel follow up, gran parte di questo risultato sia da attribuire alla riabilitazione