Formazione civica interculturale: Itinerari psicologici

I temi dell'interculturalit\ue0 e della convivenza sostenibile tra gruppi diversi sono entrati prepotentemente nella nostra societ\ue0 al seguito della globalizzazione, rappresentandone, a fianco di quello economico, il versante umano. Uno dei luoghi privilegiati dove si concretizza il versante umano della globalizzazione, ossia l'avvento di una societ\ue0 multietnica, \ue8 sicuramente il mondo della scuola. Diventa perci\uf2 prioritario dare voce alle questioni relative alla gestione del pregiudizio e della discriminazione sociale, spesso esiti di una mancanza di consapevolezza rispetto agli automatismi che innescano processi di esclusione e non accettazione di coloro che sono portatori di usanze e comportamenti ritenuti incomprensibili o inaccettabili. L\u2019inculturazione e le dinamiche di differenziazione tra gruppi sociali vengono quindi ricondotte al principio di cittadinanza attiva, che promuove una nuova coscienza civile attraverso la formazione al principio del riconoscimento dell\u2019Altro. Gli itinerari psicologici sottesi a questo progetto, oltre a essere radicati nella conoscenza prodotta dalla moderna psicologia sociale, vivificata dai temi del multiculturalismo, riconoscono altres\uec che il mondo contemporaneo \ue8 un mondo post-totalitario, ossia un mondo che non pu\uf2 pi\uf9 pensare la formazione etica cos\uec come \ue8 stata pensata nel passato. La messa in discussione dell\u2019idea che lega le migliori prestazioni morali di un individuo all\u2019aderenza a norme e procedure imparziali, guidate da una giustizia razionale e senza il \u201cdisturbo\u201d delle emozioni, apre la via non a proposte di lavoro top-down, ponendo in alto astratti valori che dovrebbero governare la condotta, bens\uec a procedure bottom-up, che partono da casi concreti, emotivamente e affettivamente coinvolgenti, per poi giungere a formulare un vocabolario concettuale di azioni rilevanti estensibile ad altri contesti