Sulla non patrimonialit\ue0 del danno e dell'interesse nel diritto romano

Lo studio mira a fornire una rassegna di soluzioni nelle quali i giuristi romani mostrano una certa sensibilit\ue0 per i valori immateriali che guidano l\u2019agire dell\u2019uomo. Vengono dapprima esaminati casi in cui il pregiudizio all\u2019interesse non patrimoniale giustifica azioni di diversa natura, penale come anche reipersecutoria, nelle quali vi \ue8 per\uf2 una comune esigenza, e cio\ue8 quella di stimare in termini pecuniari la lesione subita dall\u2019attore in una condanna che, secondo il tipo di azione, avr\ue0 la funzione di vendicare l\u2019offesa oppure di fornire una riparazione o un risarcimento. Vengono poi considerati alcuni casi in cui i giuristi assegnano rilevanza all\u2019interesse immateriale per concedere varie forme di tutela alle quali \ue8 estraneo il problema della stima della lesione. Da questa rassegna emerge una articolata gamma di valori non patrimoniali di volta in volta ritenuti rilevanti o comunque presi in considerazione dai giuristi romani, valori che si identificano nella affectio, nella dignit\ue0 personale, nel prestigio, nella pietas verso i defunti, nella sicurezza e nel rispetto delle sepolture, nella riservatezza, nella pudicizia e nella verecundia, nella integrit\ue0 fisica, e forse anche nella piacevolezza determinata dalla amenit\ue0 dei luoghi