RAPPORTI FRA PITTORI E INTAGLIATORI NELLA PRIMA META' DEL CINQUECENTO IN FRIULI: PELLEGRINO DA SAN DANIELE, GIOVANNI MARTINI, IL PORDENONE

Il contributo, presentato nell\u2019ambito di un convegno di studio sulla scultura lignea in Italia i cui atti sono stati pubblicati nel 2005, analizza i rapporti intercorsi tra pittori e intagliatori in Friuli nella prima met\ue0 del Cinquecento, con particolare riferimento alle personalit\ue0 di Pellegrino da San Daniele, di Giovanni Martini e del Pordenone. Dall\u2019indagine emerge come alcuni di loro fossero soliti alternare l\u2019uso della sgorbia a quello del pennello, mentre il Pordenone, oltre a comparire come perito in varie stime, non di rado realizz\uf2 personalmente i disegni per le cornici lignee destinate ad accogliere i propri dipinti. Tra gli elementi di novit\ue0 dello studio vi \ue8 la proposta di attribuire la manifattura della cornice lignea della Presentazione di Ges\uf9 al Tempio, realizzata da Giovanni Martini per il Duomo di Spilimbergo nei primi anni del Cinquecento, al pittore stesso, mettendone in evidenza la diversit\ue0 rispetto alla cornice del Polittico di Aquileia, eseguito da Pellegrino da San Daniele per il duomo di Aquileia tra il 1501 e il 1503. Nella seconda parte del lavoro si prendono in esame i vari problemi connessi con la ricostruzione della perduta cornice lignea realizzata da Giovanni Martini per il Polittico dei Battuti di Cividale, commissionato a Pellegrino dall\u2019omonima confraternita nel 1525, nonch\ue9 le relazioni esistenti tra quest\u2019opera e il Polittico della parrocchiale di Varmo, un\u2019importante opera del Pordenone, inserita entro una raffinata cornice lignea di cui si ignora l\u2019autore, che qui si propone di identificare con l\u2019intagliatore Giacomo Querini, amico e concittadino del Pordenone