Specchi deformanti. Silone nella seconda guerra mondiale

Il saggio ricostruisce l\u2019attivit\ue0 di Ignazio Silone durante la seconda guerra mondiale, quando, in Svizzera, diresse il Centro estero del Partito socialista italiano, costituito nel 1941. In quegli anni di lotta antifascista oltre che di attivit\ue0 culturale e letteraria, egli stabil\uec contatti con i sindacati e con i servizi segreti statunitensi (l\u2019Office of Strategic Services, OSS) e, sul versante italiano, con il Centro interno del Partito socialista, allo scopo di ottenere dai primi il necessario sostegno alla riorganizzazione di una forza progressista non comunista nell\u2019Italia della Resistenza e poi in quella liberata e, per quanto riguarda l\u2019OSS, di contribuire alla conoscenza dell\u2019Italia e di influire sulla politica americana verso il paese. In particolare, Silone cerc\uf2 di influenzare le componenti progressiste all\u2019interno dell\u2019amministrazione americana, interessate al rafforzamento della sinistra non comunista e, al tempo stesso, all\u2019indebolimento in Italia delle forze che avevano portato la dittatura al potere e ne avevano sostenuto le politiche. L\u2019opera di Silone incontr\uf2 molte difficolt\ue0, comprese quelle che dovute alla polizia fascista, che segu\uec con attenzione le mosse di un pericoloso avversario. Il lavoro \ue8 basato su un\u2019ampia documentazione proveniente da archivi di diversi paesi