Servizi bancari e credito cooperativo: l'Ente fascista di zona di Udine e le casse rurali ed artigiane del Friuli (1938-43)

Il contributo ripercorre in sintesi l'origine e gli iniziali sviluppi dell\u2019Ente di zona di Udine, struttura periferica di assistenza e coordinamento delle casse rurali e artigiane, sorta durante il periodo fascista, nel 1938. Oltre che all'erogazione di utili servizi in ordine alla contabilit\ue0 e alla revisione, l\u2019Ente di zona udinese oper\uf2 per il risanamento e il riordino delle casse assistite sopravvissute alla \uabgrande depressione\ubb degli anni \u201930, imprimendo inoltre un maggior dinamismo alla loro attivit\ue0 di raccolta e di impiego. Tale nuovo organismo di assistenza tecnica esplic\uf2 anche una non sottovalutabile funzione intermediaria tra le casse stesse e le banche cui esse erano pi\uf9 strettamente collegate; intrattenne rapporti con la Banca d\u2019Italia, organo di vigilanza, e con i limitrofi enti di zona di Padova e Trieste, come pure con la presidenza romana dell\u2019Ente nazionale di assistenza per le casse rurali ed artigiane. Condotta su un terreno finora poco frequentato dalla storiografia, questa ricerca d\ue0 conto dell\u2019importanza, rilevabile in passato non meno di oggi, per i piccoli istituti di credito radicati nel territorio di rimanere collegati \u2018in rete\u2019 onde poter fruire, come parte attiva di un gruppo integrato polifunzionale, di adeguati servizi, ovviando cos\uec alle debolezze delle piccole dimensioni e continuando a svolgere efficacemente i loro compiti istituzionali a vantaggio delle economie locali