Nella propria autobiografia, Bu\uf1uel pi\uf9 volte dedica alla musica dei poetici adagi, rivelando il fascino nutrito nei suoi confronti. Stupisce, allora, come d'altro canto egli abbia pi\uf9 volte dichiarato il proprio rifiuto nei confronti della musica per film. Un rifiuto che lo porter\ue0 a relegare in secondo piano la presenza del commento sonoro nel proprio cinema, rendendolo via via sempre pi\uf9 rarefatto per farlo poi scomparire. Se in "Belle de jour" la musica \ue8 praticamente assente, in "Cet obscur objet du d\ue9sir" si limita a poche battute wagneriane finali. L'articolo cerca di risolvere questa apparente contraddizione mostrando come il regista in realt\ue0 pensi la musica per film secondo prospettive diverse da quelle all...