IDENTITA\u2019 E MULTICULTURALISMO Percorsi di conflitto e di armonia sociale

L\u2019obiettivo \ue8 portare un contributo all\u2019analisi delle dinamiche dell\u2019identit\ue0 sociale riflesse nei comportamenti di discriminazione culturale e mediati dal linguaggio e dalle rappresentazioni sociali divulgati dai mezzi di comunicazione di massa. Comprendere le dinamiche dell\u2019identit\ue0 sociale multipla significa interpretare le rappresentazioni dell\u2019individuo rispetto alla propria appartenenza etnica, linguistica, ideologica e le sue modalit\ue0 di relazione con l\u2019altro, individuo o gruppo. La necessit\ue0 di adottare un approccio dinamico e sociale delle culture come prodotti di un\u2019attivit\ue0 costruttiva umana \ue8 l\u2019idea centrale della psicologia sociale culturale allo scopo di dar conto delle differenze e delle specificit\ue0 socio-cognitive (es. culture individualistiche vs. culture collettivistiche). A partire dai pi\uf9 recenti modelli sulla complessit\ue0 dell\u2019identit\ue0 sociale (Brewer, 2002) si intende analizzare le dinamiche di espansione/compressione dell\u2019appartenenza etnica plurale in funzione di una variabile interveniente cruciale: la minaccia percepita (Kodilja, 1996, 1999 a, 1999 b). Analisi precedenti discutono l\u2019effetto di minaccia e terrore indotti o reali sui sentimenti di appartenenza etnica e le reazioni di ancoramento ai valori fondamentali di tale appartenenza con la conseguente accentuazione di tutti i fenomeni di incremento della coesione e favoritismo ingroup ed esasperazione dei meccanismi di differenziazione, conflitto e discriminazione nei confronti dell\u2019outgroup (Tajfel, 1078; Turner, Oakes, Reicher & Wetherell, 1987; Turner, Oakes, Haslam & McGarty, 1994). Tradizionalmente le letture della minaccia percepita passano attraverso dimensioni economiche, politiche, ideologiche e religiose che vengono rappresentate a livello individuale e collettivo da eventi di forte impatto simbolico (es. 11 settembre 2001) sottolineati e rafforzati dalla comunicazione dei mass-media. Alcuni eventi, reali o percepiti, hanno il potere di riattivare tutte le dinamiche di sopravvivenza e conservazione individuale e collettiva o previsti da modelli psico-sociali quali il modello della gestione del terrore della morte (Terror management theory) di Greenberg, Pyszczynsky e Solomon (1986; 1994). Nel diffondersi di una percezione sociale di minaccia, per aspetti \u201cculturali\u201d irrinunciabili alla propria visione del mondo, \ue8 quindi cruciale il ruolo svolto dalle comunicazione di massa. I media, infatti, concorrono in modo predominante nel determinare la direzione che verr\ue0 assunta nel tempo da un conflitto: amplificando le sue potenzialit\ue0 costruttive e creative, o peggiorando le sue potenzialit\ue0 distruttive. In questa ottica, i concetti di identit\ue0 collettiva e di memoria collettiva assumono un significato di notevole portata euristica. Ad esempio, la percezione sociale della pericolosit\ue0 di un gruppo culturale diverso \ue8 favorita dalla riattivazione nel discorso sociale di memorie collettive di passati conflitti che, rimaste allo stato di memorie potenziali possono riacquistare una nuova contemporaneit\ue0 psicologica