VARIAZIONE DELLA CARICA VIRALE HCV DURANTE IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CON BOCEPREVIR. STUDIO CONDOTTO PRESSO L\u2019U.O.C. MALATTIE INFETTIVE DEL P.O. SANT\u2019ANTONIO ABATE DI TRAPANI

Definiamo l\u2019Epatite C come una patologia cronico-degenerativa a carico del fegato con esordio prevalentemente asintomatico, solo pochi pazienti infatti sono consapevoli di essere infetti per il manifestarsi di un episodio acuto (tra l\u2019altro non molto frequente) caratterizzato dalla comparsa di ittero, dolore al fianco destro, sensazione di malessere e stanchezza e, segno predominante, un notevole aumento delle Transaminasi. I sintomi si possono presentare dopo due o tre mesi dall\u2019infezione in corrispondenza del picco delle Transaminasi e della comparsa dell\u2019HCV RNA in circolo. L\u2019agente eziologico responsabile \ue8 un virus a singolo filamento di RNA e che presenta 6 diversi genotipi denominato HCV,trasmesso principalmente per contatto diretto attraverso il sangue infetto. Se il precedente approccio terapeutico prevedeva la somministrazione di agenti stimolanti il Sistema Immunitario quali il PEG- Interferone alfa associato alla Ribavirina, nuove frontiere terapeutiche hanno previsto l\u2019introduzione di 2 farmaci che hanno un\u2019azione diretta nei confronti dell\u2019HCV; Boceprevir e Telaprevir. Questi \u201cAgenti Antivirali Diretti\u201d (DAA), inibendo la proteasi NS3/4A del virus, bloccano il ciclo replicativo virale