Il contributo intende riflettere sulla scelta operata da parte di diverse amministrazioni locali che negli ultimi anni, dietro l’alibi di ampliare la gamma delle occasioni di sviluppo, hanno assecondato acriticamente, quantomeno in Sicilia, le iniziative imprenditoriali relative alla realizzazione di grandi centri commerciali e/o di intrattenimento. Spesso la loro realizzazione è stata prevista in aree contigue a quartieri periferici, con l’auspicio che la presenza di un grande attrattore commerciale potesse innescare processi di rigenerazione urbana. In realtà l’ubicazione di tali strutture, pensata in stretta simbiosi con la grande viabilità, risponde a precise logiche speculative molto distanti da un’attenzione al carattere identitario, ...