Carlo Maria Ventimiglia e la cultura architettonica nel XVII secolo

Carlo Maria Ventimiglia \ue8 ricordato nelle opere storiografiche come \uabarchitetto civile e militare, oltre d\u2019essere insigne matematico, e letterato\ubb, maestro di celebri artisti come Pietro Novelli, Pietro dell\u2019Aquila, Francesco Negro e Gerardo Astorino. Di fatto \ue8 un personaggio nodale nella trama di relazioni che tiene insieme tutti gli attori della scena artistica e culturale palermitana nella prima met\ue0 del Seicento: la corte vicereale, che pi\uf9 volte anche in anni diversi affid\uf2 al Ventimiglia incarichi di grande prestigio e responsabilit\ue0 come la guida dell\u2019Accademia dei Riaccesi a partire dagli anni venti e pi\uf9 tardi, nel 1634, l\u2019incarico di visitatore generale dell\u2019isola; l\u2019\ue9lite senatoriale a cui \ue8 strettamente legato, soprattutto a personaggi come Filippo Paruta e Mariano Valguarnera, con cui condivide la passione per la cultura antiquaria e per la topografia antica; l\u2019ordine gesuitico, presso cui si forma e con cui manterr\ue0 strettissime relazioni anche al di fuori dell\u2019ambiente palermitano, si pensi al rapporto mantenuto con Atanasius Kircher anche dopo il suo soggiorno siciliano; ordine gesuitico che in quegli anni sembra esercitare una sostanziale egemonia nell\u2019orientare gli indirizzi culturali ed artistici della Capitale e a cui \ue8 conseguenzialmente legato il nutrito gruppo di artisti del suo cenacolo, cos\uec come lo saranno alle istiuzioni viceregia e senatoriale