Cantieri temporanei o mobili: metodologia di redazione del PSC ex Titolo IV del TU

L\u2019evoluzione della legislazione in materia di tutela della salute e di salvaguardia dell\u2019integrit\ue0 fisica del lavoratore nei cantieri temporanei o mobili ha portato all\u2019affermazione del principio della progettazione della sicurezza come prevalente strategia di prevenzione dei rischi e quindi di riduzione degli infortuni. Il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC), principale strumento di attuazione di tale indirizzo, ormai accompagna l\u2019attivit\ue0 di cantiere nella maggior parte dei casi; infatti, sono ormai molto limitate le circostanze che esonerano il Committente dalla nomina del Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP), il cui compito fondamentale \ue8 proprio la redazione del PSC. La lettura dell\u2019art. 100 del D. Lgs n. 81/2008 \ue8 esplicativa delle finalit\ue0 e dei contenuti del documento; \ue8 per\uf2 il richiamo all\u2019allegato XV il riferimento principale per acquisire la conoscenza dei \u201ccontenuti minimi\u201d del PSC e pertanto \ue8 ad esso che il CSP deve ispirarsi per l\u2019espletamento del compito affidatogli. La lettura dell\u2019allegato \ue8 tutt\u2019altro che agevole, pertanto si \ue8 preferito, a vantaggio di chiarezza espositiva e facilit\ue0 applicativa, tradurre tale metodologia in articolazione in capitoli del documento, ci\uf2 fornisce una traccia redazionale di particolare utilit\ue0 per il redattore del piano, fermo restando la libert\ue0 dello stesso di particolarizzare il contenuto e la sua impostazione al caso specifico in esame