Per un\u2019estetica dell\u2019immagine multimediale

Nell\u2019attuale societ\ue0 dell\u2019immagine multimediale bisogna riconfigurare le tradizionali categorie estetiche dell\u2019arte e dell\u2019artista. Dal mito michelangiolesco dell\u2019artista divino che plasma faticosamente con le mani la materia si \ue8 passati a quello dell\u2019artista divo, a cui l\u2019aureola della celebrit\ue0 \ue8 conferita, come alle star, secondo meccanismi economici di pubblicit\ue0 e di mercato. Oggi si assiste al declino della techne, della perizia manuale, l\u2019artista opera su immagini gi\ue0 esistenti, modificandole e trasformandole anche con strumenti informatici: L\u2019espansione della tecnologia ha trasformato la nostra cultura e le nostre forme di vita. In questo senso l\u2019estetica, come scienza della conoscenza sensibile, secondo la definizione di Alexander G. Baumgarten riacquista una sua attualit\ue0, configurandosi come quella disciplina che, tenendo conto dei nuovi media, deve ridisegnare la mappa epistemica del sapere estetologico e recuperare il valore etimologico dell\u2019aisthesis