Il recupero filologico di una rara silloge latina di centodieci favole in forma di lezioni, scritta e pubblicata da Pompeo Sarnelli (1649–1724), segretario di un cardinale poi eletto papa (Benedetto XIII), protonotario apostolico e infine vescovo; erudito e antiquario, grammatico e storico, sotto un titolo ispirato ai crudeli riti circensi di cui scrive Tertulliano (Bestiarum schola), piuttosto che alla favoleggiata esemplarità zooetica del mondo esopiano, ripropone alla riflessione del nostro tempo un vademecum di educazione religiosa, ma anche un manualetto di cultura politica, specchio di una società che la riforma cattolica e l’egemonia culturale dei gesuiti stentano a controllare. Ne emerge, inquietante, l’identità di un abate immerso ...