La legge di riforma del Sistema sanitario nazionale aveva definito i principi generali e le indicazioni di metodo per un universalismo delle prestazioni, richiamandosi all’art. 32 della Costituzione italiana. Si proponeva il metodo della «governance partecipata», pur non definendolo con questo termine, tra tutti gli attori istituzionali e civili presenti sui territori, e un «coinvolgimento attivo del cittadino», attraverso una formazione mirata, che nel contempo creasse consapevolezza e prevenzione. Infatti, tra gli obiettivi indicati nella legge, all’art. 2 c’è al primo posto la formazione: «1) la formazione di una moderna coscienza sanitaria sulla base di un’adeguata educazione sanitaria del cittadino e della comunità»; e al secondo la pr...