Mediazione interculturale: la cura della relazione con l'altro verso una condivisione della responsabilit\ue0 sociale

La mediazione tra culture, al di l\ue0 delle frammentarie e variegate esperienze esistenti, rappresenta una risposta alla sfida posta alla nostra societ\ue0 dal pluralismo che sempre pi\uf9 caratterizza l\u2019esperienza e la convivenza quotidiana. Tuttavia occorre ancora tenere presente che la mediazione, in generale, e quella interculturale, in particolare, sono concetti polisemici, i cui molteplici significati devono essere esplicitati e possono variare anche in base alle politiche di inserimento degli immigrati, attuate dal paese di accoglienza. A partire da una breve panoramica dei modelli \u201cclassici\u201d di politiche di inserimento degli stranieri \u2013 attraverso il riferimento a caratteristiche prevalenti nell\u2019esperienza storica di alcune nazioni europee \u2013 si presentano alcune riflessioni scaturite dall\u2019osservazione delle prassi di mediazione tra culture come momento operativo ed esecutivo, per proporre, infine, una futura valorizzazione della stessa come strumento pi\uf9 complesso di intervento sociale, in considerazione delle sue potenzialit\ue0 strategiche, e come risorsa progettuale nell\u2019ideazione e programmazione dei servizi, nella promozione e attuazione delle politiche di inserimento, nella lotta alla disparit\ue0 sociale. La sfida presentata gi\ue0 dall\u2019attribuzione di significato al termine \u201cintercultura\u201d, e in particolare dalla sua concretizzazione in ambito politico e sociale attraverso interventi e servizi quali la mediazione, sembra richiedere alle politiche sociali relative all\u2019inserimento degli stranieri un cambio di paradigma verso una configurazione relazionale in virt\uf9 della quale i soggetti della cittadinanza diventino le persone in quanto appartenenti a soggetti sociali \u2013 cio\ue8 con attenzione alle appartenenze socio-culturali viste non come caratteristiche particolaristiche negative, ma come elementi da valorizzare in quanto fattori di reperimento e mobilitazione di risorse e come sfere di coesione sociale capaci di produrre beni relazionali \u2013 in riferimento ad una diversa dimensione dell\u2019agor\ue0, luogo simbolico della democrazia, come uno spazio dove il conflitto viene affrontato dialogando e riconoscendo la legittimit\ue0 di differenza e alterit\ue0