QUALE RAZIONALITA' PER RISOLVERE I CONFLITTI TRA DIRITTI

In questo articolo viene discusso il problema della razionalit\ue0 del \u201cbilanciamento\u201d tra diritti. In particolare, dopo aver definito la nozione di bilanciamento tra diritti nel linguaggio giuridico e morale, l\u2019autore argomenta che i parametri in base ai quali stabiliamo quando un discorso addotto al fine di giustificare un certo bilanciamento tra diritti \ue8 razionale dipendono (soprattutto) da quale concezione della razionalit\ue0 \u201cpratica\u201d adottiamo. Dove per razionalit\ue0 \u201cpratica\u201d s\u2019intende la razionalit\ue0 che concerne le ragioni per l\u2019azione, ragioni, cio\ue8, che sono (o devono essere) avanzate all\u2019interno di un discorso orientato alla soluzione di un problema che in ambito filosofico si definisce \u201cpratico\u201d, cio\ue8 un problema del tipo \u201cche (devo) fare?\u201d. In tal senso, dopo aver brevemente analizzato due concezioni della razionalit\ue0 pratica, concezioni molto note e dibattute nella letteratura contemporanea, una prima concezione detta \u201cformale\u201d, e una seconda concezione denominata \u201csostanziale\u201d, l\u2019autore espone alcuni degli argomenti fondamentali addotti in favore o contro entrambe le concezioni, in particolare l\u2019argomento cosiddetto del linguaggio ordinario e l\u2019argomento ideologico, concludendo che una versione moderata della concezione formale della razionalit\ue0 \ue8, senza dubbio, da preferire alla concezione sostanziale