GRADO DI SODDISFAZIONE SESSUALE DEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A CHIRURGIA ANDRO-GINOIRE CON TECNICA DI AMPLIAMENTO VAGINALE.

La Disforia di Genere include la necessità da parte dei pazienti di essere assegnati ufficialmente ad un genere sessuale al quale hanno la percezione di appartenere. Dal punto di vista sociale rappresenta di fatto una difficoltà sia in termini di accettazione che di presentazione o trasformazione estetica e psicologica, nonostante costituisca di fatto un sostanziale ampliamento dell’orizzonte culturale e condivisione reciproca della popolazione. In questo ambito, nel contesto dell’Unità Operativa di Urologia Universitaria di Pisa, è stato istituito un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) multidisciplinare finalizzato appunto alla realizzazione di questo processo di trasformazione. La chirurgia del trans gender offre ovvie problematiche non solo di tipo psicologico ma anche di tipo tecnico, nel tentativo di realizzare soluzioni definitive sempre più vicine alla realtà naturale dell’individuo. Uno di questi aspetti riguarda la lunghezza del tramite vaginale in pazienti che hanno subito trasformazione di sesso da maschio a femmina. Normalmente la neovagina viene strutturata attraverso l’impiego della pelle scrotale che spesso risulta di dimensioni insufficienti, per questo motivo sono state studiate nuove tecniche che permettono di avere dimensioni più adeguate allo scopo di permettere una buona pratica sessuale finalizzata alla felicità di coppia. L’Unità di Urologia Universitaria ha studiato una variazione tecnica che consente l’ampliamento in lunghezza della neovagina utilizzando lembi di peritoneo. Si tratta di una tecnica complessa che richiede l’uso di approcci combinati di tipo robotico o laparoscopico. Nell’ambito di questa tesi verranno presi in esame criteri di valutazione soggettiva da parte dei pazienti trattati riguardanti il follow up a breve e medio termine ed il grado di soddisfazione percepito dai pazienti