Tanta voglia di mafia

Il saggio offre l\u2019occasione per indagare su quali siano le ragioni del successo dell\u2019organizzazione mafiosa \u2013 quella voglia di mafia di cui si fanno portatori i settori pi\uf9 diversi della societ\ue0 e quella capacit\ue0 di mediazione che costituisce l\u2019arma segreta di Cosa Nostra \u2013 all\u2019interno di uno scenario pi\uf9 ampio, nel quale emerge la connessione con il potere e con le sue capacit\ue0 di autodissimulazione, di ridefinizione della realt\ue0, che trasformano la normalit\ue0 in devianza e la devianza in norma consuetudinaria e interiorizzata. Il volto pi\uf9 pericoloso della mafia \ue8 quello che meno appare, quello che non suscita allarme sociale perch\ue9 non raggiunge le soglie della violenza sanguinaria. Del resto, la strategia mafiosa pi\uf9 intelligente \ue8 sempre stata quella di operare attraverso il consenso e la mediazione, sostituite dalla violenza visibile solo in situazioni di \u201cemergenza\u201d. Cos\uec se \ue8 vero che molti retroscena degli ambigui accordi tra mafia e potere rimangono oscurati e nascosti, anche quando essi appaiono nella loro crudezza sono reinquadrati in categorie rassicuranti che ne mettono in evidenza l\u2019eccezionalit\ue0 e l\u2019estraneit\ue0 dal nostro vivere quotidiano, offrendoci preziosi meccanismi di rimozione che consentono a ciascuno di eludere le proprie responsabilit\ue0. Se la vera forza della mafia \ue8 la sua capacit\ue0 di mediazione, la sua abilit\ue0 nell\u2019ottenere il consenso attraverso complicit\ue0, infiltrazioni e collusioni con gli apparati di potere, la ragione risiede anche nel fatto che questi ultimi detengono un\u2019arma fondamentale per la costruzione del consenso: l\u2019ufficialit\ue0 della parola, a partire dalla quale si costruisce l\u2019opinione comune sui fatti