Medico di formazione, dopo alcuni tentativi come poeta, storico e critico letterario, Nikolaj Aleksandrovic Vasil’ev (1880-1940) decide di dedicarsi alla filosofia, in particolare alla logica. Attraverso un’attenta riflessione sui quantificatori e sulla modalità dei giudizi, egli giunge a proporre una “logica del concetto”, in cui non vale il principio del terzo escluso. Di qui, grazie anche alle suggestioni che gli venivano dalla lettura di Lobacevskij, procede a elaborare una “logica immaginaria”, in cui non vale nemmeno il principio di contraddizione – una logica per oggetti incompleti e contraddittori. Ponendo in evidenza le basi ontologiche della logica e introducendo in questa l’uso della finzione, Vasil’ev si fa sostenitore di un plu...