Il libro raccoglie e presenta in traduzione italiana testimonianze di sudditi asburgici che videro nel Quarantotto veneziano, di cui furono attori o spettatori, l'esito del tradimento di comandanti militari e di pubblici funzionari. L'Introduzione (di P. Brunello, pp. 9-25) inserisce tali testimonianze nelle reti di relazioni in città, nel conflitto di valori attorno all'onore, e nei differenti racconti che si formarono nel corso delle giornate del marzo 1848. Il saggio di L. Pes (pp. 97-144) mette in evidenza le drammatiche opzioni davanti a cui si trovarono i funzionari asburgici a Venezia, e le diverse risposte che essi diedero, nel contesto di complesse appartenenze linguistiche, culturali e nazionali