Sono qui presentati alcuni documenti che testimoniano la condizione dei ragazzi che furono vittime indirette della collettivizzazione e delle repressioni attuate in Unione Sovietica negli anni trenta: lettere d'epoca, scritte dai ragazzi ospiti degli orfanotrofi e degli istituti di rieducazione ai dirigenti, che avrebbero dovuto garantire i loro diritti, per denunciare le terrificanti condizioni in cui erano costretti e gli abusi che dovevano subire; memorie di adulti, che da bambini persero i genitori (fucilati o deportati) e che vennereo rinchiusi negli orfanotrofi, perdendo spesso la loro identità. Tra i documenti anche l'ordinanza del commissario del popolo per gli affari interni del 15 agosto 1937 che disponeva dei destini delle mogli ...