Una sentenza sul crocifisso: verso un nuovo modello di laicità?

Con la decisione n. 24414/2021 le sez. un. della Corte di Cassazione hanno offerto una soluzione senza precedenti alla dibattuta questione dell’esposizione dei simboli religiosi nelle aule scolastiche. Il caso esaminato presenta elementi di originalità, poiché non è un alunno, o i suoi genitori, a reclamare la rimozione del crocifisso dall’aula, ma un professore ateo, il quale, in contrasto con la volontà degli alunni espressa a maggioranza nell’assemblea di classe, ha proceduto sistematicamente alla rimozione del simbolo durante le ore di lezione, riposizionandolo sulla parete al loro termine. Il presente contributo si propone di tratteggiare le ragioni per cui la decisione delle sez. un. prova a cogliere il valore simbolico dell’esposizione del crocifisso alla luce del principio di laicità nella dimensione offerta dall’attuale pluralismo culturale e religioso, non riuscendo peraltro a risposte sempre persuasive