Un caso particolare di furtum : ricevere, celare, acquistare cose rubate

La nozione di furtum accolta in epoca classica, imperniata sulla contrectatio, consentiva di includere nella sfera di questo illecito anche il fatto di ricevere, celare, acquistare scientemente delle cose rubate, fattispecie riconducibile all’odierno reato di ricettazione. Il presente saggio si propone di esaminare questa figura, non particolarmente approfondita dagli studi in argomento, cercando di evidenziarne l’emersione come caso di furtum nec manifestum, soprattutto grazie alla legislazione imperiale, e di individuarne i caratteri essenziali. Fonti principali: Iust. Inst. 4, 1, 4; C. 2, 11, 8 (a. 205); D. 47, 2, 48, 2-3 (Ulp. 42 ad Sab.); C. 6, 2, 14 (a. 293); C. 9, 20, 12 (a. 294); C. 6, 2, 2 (a. 204); C. 6, 2, 5 (a. 223); C. 6, 2, 12 (a. 293); C. 4, 26, 10 (a. 294)