Alcune riflessioni (non melanconiche) sugli iura propria

Il saggio è un omaggio dell'Autrice ai percorsi di ricerca avviati sotto la guida di Alberto Sciumè, a cui il volume è dedicato, in tema di iura propria e in particolare di statuta. Il 'diritto locale' d'età medievale e moderna è qui affrontato dalla prospettiva della pluralità e variabilità, sincronica e diacronica, delle fonti giuridiche, così come degli assetti sociali e istituzionali ad esse sottesi. Il rinnovato interesse verso il fenomeno degli iura propria sta proprio in questa fluidità, che non cessa di suscitare domande, così minute come generali, allo storico giurista che intenda cogliere i processi di diritto entro la trama dei rapporti di potere e delle interazioni sociali, economiche, istituzionali. Le (intrinsecamente) complesse fonti di diritto locale sono qui osservate, in una delle loro significative estrinsecazioni, prendendo a riferimento l'area geografica della Lombardia padana orientale, attraverso l'exemplum di un comune rurale strategico, di medie dimensioni e dotato di castrum, passato dalla dominazione viscontea a quella della Serenissima