Viene analizzata nei dettagli la costruzione e la tessitura stilistica dell'epistola III 3 del corpus di Sidonio Apollinare. Essa si prefigge due obiettivi: esaltare l'operato di Ecdicio nella strenua resistenza degli Arverni contro i Visigoti, ed esprimere, in un duraturo monumento, il disprezzo verso questi barbari e lo sdegno per i loro vili comportamenti. La preziosa caratura linguistica e retorica della lettera, mentre esalta il valore militare di Ecdicio, viene a costituire uno degli exploit fra i più sorvegliati - addirittura paradigmatico - di quel livello espressivo colto e 'puro' cui l'altra sua battaglia in qualche modo 'antibarbarica', quella contro la "sermonis Celtici squama", avrebbe dovuto secondo Sidonio approdare