Aggiunte e proposte per Iacopo della Pila e il sepolcro di Giovanni Cavaniglia in Santa Maria di Monte Oliveto a Napoli

Il saggio analizza le modificazioni degli arredi della chiesa di Santa Maria di Monte Oliveto, con particolare riferimento al sepolcro di Giovanni Cavaniglia (post 1473), eseguito dallo scultore di origine lombarda Iacopo della Pila. Nell’occasione, si propone di restituire allo smembrato complesso funerario una statua della Giustiza, che completa il gruppo delle tre virtù-cariatidi del quale fanno parte anche una Temperanza e una Prudenza (ora nel Museo di San Martino) e, insieme, anche due angeli reggicortina lavorati ad altorilievo. I caratteri stilistici, la storia conservativa e la coerenza strutturale di questi pezzi autorizzano a ribadire l’ipotesi di una loro provenienza dalla tomba napoletana, il cui assetto complessivo può essere recuperato sulla base del confronto con il sepolcro (risalente al 1481-1492 circa) del fratello di Giovanni, Diego, conservato nel convento di San Francesco a Folloni nei pressi di Montella (Avellino)