Il linguaggio che per la maggiore rappresenta la cultura della danza in Italia, con i suoi celebri librettisti e coreografi, i custodi della sua memoria, è il balletto classico. A questa tradizione accademica è strettamente connessa la rappresentazione estetica del corpo femminile, e del suo dover essere, etereo, senza ‘peso’. Questo intervento vuole interrogare, attraverso una metodologia ‘matri-archivistica’, la memoria dei ruoli che hanno ‘coreografato’, e quindi costruito, la rappresentazione del femminile entro e oltre la scena del teatro-danza italiano; l’intento è quello di discutere le sperimentazioni coreografiche in cui è, invece, la donna che danza e fa danzare se stessa attraverso la propria scrittura corporea – qui proposta com...