Corporeità, movimento e UDL: Idee per la formazione degli insegnanti specializzati nel sostegno

Taking the current socio-cultural representations of the body as a starting point, the article intends to explore the dimension of body experience as the root of self-expression in a perspective cura sui. The phenomenological outline of a pedagogy of being a body that plays a decisive role in the formation of the self is outlined. From such an interpretation of corporeality, it is possible to build an "inclusive culture of plurality" that understands the experience of limitation as a hermeneutic exercise of possibility and that activates the processes of agency and empowerment of the subject. In this view, dance, and in particular Dance-movement according to Maria Fux's method, becomes a strategic pedagogical device for building pathways of training in being a body with a purely inclusive connotation that unfolds toward the conceptual paradigm of Universal Design for Learning. This device can also be used in the training of specialized teachers as a tool that phenomenologically and creatively enhances limits and the plurality of interpersonal and intrapersonal manifestations.  Il presente contributo, prendendo le mosse dalle attuali rappresentazioni socio-culturali del corpo, intende approfondire quella dimensione della corporeità che è radice dell’espressione di sé e che, in una prospettiva di cura sui, riveste un ruolo determinante nella formazione del sé. A partire dall’interpretazione della esperienza corporea delineata dall’ottica fenomenologica di una pedagogia dell’essere corpo è possibile costruire una “cultura inclusiva della pluralità” che interpreta l’esperienza del limite fisico come esperienza ermeneutica di possibilità e di attivazione dei processi di agency ed empowerment del soggetto. Sullo sfondo di tali riflessioni si prende in considerazione la danza, e in particolare la Danza-movimento secondo il metodo di Maria Fux, interpretata come dispositivo pedagogico strategico per la costruzione di percorsi di formazione all’essere corpo, con una connotazione prettamente inclusiva caratterizzata dal paradigma concettuale che informa le pratiche dello Universal Design for Learning. L’arte performativa della danza può essere utilizzata anche nella formazione degli insegnanti specializzati per il sostegno in quanto strumento in grado di valorizzare fenomenologicamente e creativamente i limiti e la pluralità delle manifestazioni interpersonali e intrapersonali. &nbsp