Livio Odescalchi (1652–1713), nipote di papa Innocenzo XI, pagò in gioventù il prezzo della politica antinepotista del pontefice, il quale scelse di negargli ogni incarico ufficiale. Negli stessi anni, Livio dovette oltretutto sottostare al controllo opprimente dello zio, suo tutore testamentario. Una condizione infelice al punto che, nella cultura del tempo, la sua figura venne notoriamente associata a simbolo di sventura. Nonostante ciò, il giovane seppe gettare le basi per una strategia di ascesa economico-sociale che avrebbe dato i suoi frutti in seguito. Morto Innocenzo XI, ebbe inizio infatti un periodo di riscatto, costruito sull’accumulo di onorificenze e possedimenti, investimenti finanziari, committenze e commerci d’arte, mecenati...