Il futuro rappresenta un classico esempio di ‘tempo modale’, poiché il suo valore temporale si alterna e spesso si lega a varie accezioni modali. L’uso deittico è conservato, ma è minato dalla sostituzione con il presente, almeno per quanto riguarda eventi temporalmente determinati da avverbi o locuzioni. Il presente studio discute la problematicità della classificazione del futuro, tempo dell’incertezza, come tempo dell’indicativo, che è invece il modo della realtà. Si intende inoltre riflettere sulla possibile ridefinizione del raggio d’azione del futuro, visto lo spazio che il presente sta guadagnando a suo discapito. Questo lavoro delinea le tendenze attuali nell’uso del futuro, dà dei riferimenti quantitativi sulla sua sostituzione con...