Efficienza idrologico-idraulica di pavimentazioni semi-permeabili per il controllo degli allagamenti pluviali

La sostenibilità del binomio “acqua – città” è uno spunto interessante di discussione e confronto nell’ambito delle diverse discipline che affrontano il tema dell’ambiente urbano, delle sue continue trasformazioni, e della necessità di resilienza agli allagamenti. Le soluzioni tecniche e tecnologiche oggi a disposizione di chi si occupa di queste problematiche, per affrontare il tema di un rapporto sostenibile tra l’acqua e l’ambiente urbano sono molteplici, alcune tradizionali e di consolidata esperienza, altre innovative e di più recente applicazione sul campo. L’urbanizzazione influisce negativamente sulla formazione e propagazione dei deflussi; nelle aree urbanizzate i rapidi processi di trasformazione che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, hanno avuto come conseguenza la crescita del grado di impermeabilizzazione dei bacini e, naturalmente, l’aumento dei deflussi e dei volumi generati in tempo di pioggia. Pratiche alternative ai classici interventi strutturali di mitigazione delle piene, sono i sistemi di drenaggio urbano sostenibile, noti anche come Low Impact Development (LID), o Best Management Practices (BMP), o Sustainable Urban Drainage Systems (SUDS). Il loro compito principale è quello di controllare le acque bianche tramite l’utilizzo tecnologie a basso impatto ambientale, che sfruttino e valorizzino le risorse naturali e che puntino al mantenimento del regime idrico presente prima dell’urbanizzazione. Nell’ambito di questo studio sono state prese in considerazione pavimentazioni permeabili che permettono l’infiltrazione di acqua piovana nei vari strati del suolo con riduzione, anche significativa, di eventuali allagamenti superficiali. Come caso di studio è stata considerata l’area di pertinenza, adibita a parcheggio, del centro commerciale Forum di Palermo, complesso architettonico ad uso commerciale situato tra il quartiere residenziale Roccella e la zona industriale di Brancaccio, la cui costruzione è avvenuta tra il 2008 e il 2010. In particolare, lo studio ha previsto l’utilizzo del modello idrodinamico FLURB-2D per simulare la propagazione bidimensionale di inondazione nell’area di studio [1; 2] nella sua versione aggiornata al fine di includere nella propagazione del moto bidimensionale il comportamento idraulico delle caditoie. La schematizzazione ‘fisicamente basata’ delle caratteristiche geometriche del dominio di calcolo permette di considerare come ingresso al modello una forzante pluviometrica distribuita e temporalmente variata. Inoltre, è stato utilizzato un codice mono-dimensionale, basato sul modello Green & Ampt [3] implementato all’interno del FLURB-2D, per verificare l'efficacia delle pavimentazioni permeabili utilizzate. L’impatto della precipitazione sull’efficienza del drenaggio superficiale è stata analizzata confrontando i tiranti idrici massimi e l’estensione dell’area allagata che si sono osservate per diverse condizioni di precipitazione e con riferimento a diversi scenari di simulazione. I risultati ottenuti, mettono in evidenza l’influenza delle diverse configurazioni di pavimentazioni permeabili adottate rispetto allo stato attuale sulla capacità di drenaggio della rete superficiale