L’immaginazione è impossibile senza spazializzazione (Friedman, 1993) comprendere qualcosa senza averne accolto una sua visione spaziale, è ulteriormente difficile (Socco, 1996; Hofmann, 2014) in più, se è certamente vero che una narrazione deve essere analizzata nel suo contesto geografico, è anche vero che le narrazioni che hanno per oggetto lo spazio producono nuove forme spaziali, quelle dello spazio percepito, immaginato. Fredric Jameson prima e Janet Murray poco dopo, hanno identificato, già sul finire degli anni Novanta del secolo scoro, la spazialità come una delle quattro proprietà maggiormente distintive dei nuovi media, insieme a dimensioni di processo, partecipazione e argomentazione enciclopedica dei contenuti fino a giungere a...