Vaccini a mRNA contro COVID-19 e miocardite negli adolescenti

La pandemia causata dall’infezione da SARS-CoV-2 rappresenta una delle sfide più ardue per i sistemi sanitari attuali. Sforzi immensi sono stati fatti per sviluppare in tempi record vaccini efficaci contro COVID-19, in modo da ridurre la morbilità e mortalità associata all’infezione. A distanza di un anno dalla scoperta del nuovo coronavirus, a dicembre 2020, vengono autorizzati per l’uso d’emergenza due vaccini che rappresentano una rivoluzione in ambito farmacologico e vaccinale, i vaccini a RNA messaggero. Questi si dimostrano essere altamente efficaci nel controllare lo sviluppo di malattia e permettono di appiattire la curva epidemiologica e di ridurre le ospedalizzazioni causate dalla COVID-19. Nei mesi successivi i vaccini vengono approvati per l’uso anche nella popolazione pediatrica. Recentemente, numerose segnalazioni di miocardite/miopericardite potenzialmente associate all’uso di questi vaccini hanno suscitato preoccupazioni, soprattutto per il maggiore interessamento della popolazione pediatrica. La miocardite è una patologia con una presentazione clinica molto variabile la cui diagnosi rappresenta ancora oggi una sfida nella medicina pediatrica. Le cause che più comunemente portano all’insorgenza dell’infiammazione miocardica sono di natura infettiva; lo sviluppo di miocardite in seguito alla vaccinazione è un evento molto raro. La presente tesi si propone di analizzare i vari casi pubblicati di miocardite e/o miopericardite associata alla vaccinazione contro COVID-19 nella popolazione con età inferiore a 20 anni. A questo scopo è stata effettuata una ricerca sul motore principale PubMed utilizzando le parole chiave “covid-19”, “vaccine”, “myocarditis”. Dopo varie fasi di screening degli articoli trovati, che hanno permesso di escludere lavori che trattano la popolazione adulta o i case reports con un singolo paziente, sono stati ricavati i dati pertinenti ai soggetti di età inferiore a 20 anni, ottenendo una popolazione di 172 pazienti. Ulteriormente la popolazione è stata divisa in due fasce di età (12-15 anni e 16-20 anni) ed è stata condotta un’analisi dei vari parametri indagati nelle fasi della diagnosi di miocardite