Le Vocazioni Sacerdotali - una Questine del intero Presbiterio

E possibile sperare in un salto di qualitá all\u27 interno delle nostre chiese per quanto attiene alla pastorale delle vocazioni? In realtá la parola, crisi é latente o presente in modo esplicito nella coscienza delle nostre comunitá, ecclesiali. Ogni vocazione nasce in un contesto preciso, concreto: la comunitá ecclesiale, la quale ha una strutura profondamentee vocazionale, pe rché segno di Christo missionario del Padre, perché segno é strumento dell\u27intima unione con Dio e dell\u27unitá, di tuto il genere umano (LG 1) e per questo "mysterium vocationis" "Pdv 34). "Per tanto ogni vocazione si apre in una triplice dimensione: in rapporto a Cristo ogni chiamata é "segno"; in rapporto alla chiesa é "ministero"; in rapporto al mondo é "missione" testimonianza del Regno.( NVNE 19). Pertanto entro il dinamismo ecclesiale, in cui va colta la solidarietá delle vocazioni, tute necessarie e tutte relative, va interpretato il rapporto tra il ministero ordinato del vescovo e del presbitero e tutte le altre vocazioni. Ma sopratutto nella comunitá cristiana é determinante il ministero del sacerdote, il "coltivatore diretto" di ogni vocazione. D\u27altra parte, a testimonianza di molti, la genesi di molte chiamate registra questa presenza: di un prete che ci ha interrogati, affascinati, ed ha reppresentato la mediazione concreta della pedagogia di Gesù. Ancora in tempi recenti, in molti sacerdoti de educatori perdura una sorta di equivoco, che in reala ignora il dinamismo della chiamata e la sapienza della proposta. Ciò si concretizza nel "silenzio vocazionale"