Nel 1956 la pubblicazione della Bufera genera un’immediata riflessione critica sul rapporto di influenza e riuso che si estende, pur a distanza di secoli, tra la poesia di Dante e quella di Montale. Diverse posizioni si sovrappongono, integrandosi e contrapponendosi, a tracciare un quadro che ben rappresenta le evoluzioni della critica letteraria del secondo Novecento. Lo stesso Montale si trova a reagire alla critica in modo ambivalente, di volta in volta suggerendo o negando un’influenza programmatica esercitata da Dante : i suoi interventi di critica dantesca evidenziano una lettura problematizzata e sentita, intessuta di reverenza e complicità ; a fare da ponte tra attività critica e produzione poetica, numerosi auto-commenti riserva...